Recensione: Veils of Trascendence

Di Manuele Marconi - 10 Luglio 2024 - 10:52
Veils of trascendence
Etichetta: Dusktone
Genere: Black  Death 
Anno:
Nazione:
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75

Gli Obscura Qalma sono una realtà molto interessante del nostro Paese, che hanno dimostrato, a partire dal 2019, di avere tutte le possibilità per emergere. Fondati nel 2018 da quattro musicisti provenienti da esperienze in altre band death metal italiane come From the Shores, As Memory Dies e Livyatan, hanno all’attivo tre EP (di cui l’ultimo, “Veils of Transcendence”, sarà l’oggetto di questa recensione) ed un full length.

I quattro di Venezia definiscono il loro genere “blackened heavy orchestrated death metal”, influenzato da Behemoth e Septicflesh, nomi illustri, che però non sembrano mettere la formazione sotto pressione, anzi: l’EP si presenta con “Ophidian’s Enthronement”, pezzo con impostazione sinfonica, ma un black/death arrembante, buoni riff ed un bridge centrale niente male. Anche in “The Divine Malice Conflagration” si posssono apprezzare ottime chitarre, riff tetri e pesanti. Proposta forte e diretta. Sezione centrale che ricorda neanche troppo vagamente gli Emperor, ottimi gli assoli. In “Enochian Abyss” abbiamo più di elementi sinfonici in proporzione rispetto agli altri, ma la formula rimane la stessa, sempre ottimo assolo, e anche il livello rimane lo stesso degli altri pezzi. Forse qui l’assolo è migliore ed essendo più presente la parte sinfonica risulta un brano più denso. Sicuramente il migliore del lotto. L’EP si conclude con “Hexed Katharsis”, brano discreto che chiude bene il prodotto.

Questo è ciò che vogliamo sentire dai gruppi nostrani: freschezza e idee. Dopo tutto questo rodaggio e queste manifestazioni di talento quasi parcellizzate attendiamo con curiosità il prossimo lavoro del gruppo, che auspichiamo essere un full length. Bravi.

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