Recensione: Vengeance Is Mine – Shock The World
I Cruella sono stati considerati una delle band più rappresentative della scena power americana della seconda metà degli anni ottanta. Nati nel 1986, dopo la registrazione di due platter intitolati “Vengeance is mine” e “Shock the world” si sciolsero finendo, come tanti loro colleghi di quegli anni, in un oblio inesorabile fino ai giorni nostri.
La USA Records ha deciso di riscoprire la band statunitense mettendo sul mercato questa interessante ristampa che contiene entrambi i dischi prodotti dai Cruella. Lo stile della band è molto convincente e aggressivo ed affonda nella tradizione del power americano d’annata chiamando in causa gli Agent Steel o i Nasty Savage ma senza mai spingersi in strutture thrash preferendo rimanere fedeli alla tradizione classica statunitense. La produzione dei due cd è adeguata ai parametri dell’epoca, sebbene stampati in anni successivi, “Vengeance is mine” e Shock the world” risalgono al 1987 e al 1989 come riportato fedelmente nelle note che accompagnano questo cd. Se cercate un disco innovativo o sperimentale avete sbagliato completamente la recensione, i Cruella non aggiungono nulla di particolarmente nuovo a quanto proposto dalle band attive negli States negli anni ottanta. Ancora una volta vi esorto a non considerare band di questo tipo come “improvvise” old sensations da riscoprire a tutti i costi. Non siamo di fronte a un capolavoro discografico e neppure a una band di culto ma senza dubbio i Cruella hanno saputo suonare un buon metal veloce durante la loro breve carriera. Credo comunque che per l’ascoltatore medio un disco come questo sia perfettamente inutile e poco rappresentativo di un’epoca aurea come quella statunitense, quindi mettetevi alla sua ricerca solo in caso di reale interesse e passione per pezzi antichi e relativamente rari.
Dovrei citarvi molti brani in questa recensione ma posso subito riassumere il contenuto di questo platter dicendo che i Cruella basavano la loro musica su chitarre taglienti e un cantato frontale, mai particolarmente acuto. I tempi dei brani viaggiano decisamente veloci, in canzoni come “Traitors”, “Fight the dragon”, “Living death” i nostri sanno concentrare una energia e una ispirazione invidiabili. I Cruella non risultano mai particolarmente elaborati nel loro songwriting preferendo limitarsi a refrain diretti e assimilabili, ne sono un esempio brani come “Beyond belief”, “Russian jig” o “Shock the world”. Senza dubbio la band americana possedeva un certo appeal live e molti dei loro brani si addicono bene al live set proponendo spunti orecchiabili e memorizzabili senza perdere la potenza necessaria per colpire l’ascoltatore. Così “Bat’s breath”, “Pushed off the edje” e “Kicked in my ass” sfoderano reafrain memorabili ideali per catalizzare l’attenzione durante i concerti. Non c’è scampo per chi ascolta i Cruella e questa ristampa vi permetterà, se lo vorrete, di apprezzare al massimo l’energia sonora della band statunitense.
Forse dimenticati troppo presto i Cruella avrebbero potuto contare di più nella storia del metal se solo fossero riusciti a superare il muro dell’underground e magari a realizzare altri dischi di questo spessore artistico. Siamo di fronte a una buona band ma non a un classico irrinunciabile come alcuni direbbero.
Vengeance is mine:
1. In Time
2. Beyond Belief
3. Bat’s Breath
4. Traitors
5. (Exorcism) Devil’s Gone
6. Kicked In The Ass
7. Fight The Dragon
8. Broken Bones
9. About Face
Shock the world:
1. The Awakening
2. Russian Jig
3. Mr. Potatoe Head
4. Cruella
5. Living Death
6. Shock The World
7. Jim Jones
8. Pushed Off The Edge