Recensione: Venom Empire
I milanesi Betoken, attivi dal 2000, giungono al quarto album – considerando tale anche l’esordio Chrysalis del 2001 -, traguardo assolutamente prestigioso per un gruppo italiano, sempre e comunque. Venom Empire, dalla copertina davvero originale ed evocativa, vede la luce per l’attiva e selettiva Heart Of Steel Records di Primo Bonali, etichetta straconosciuta soprattutto fra gli amanti della Nwoihm. Il booklet, di dodici pagine, contiene tutti i testi e prevede quelle centrali con le foto dei quattro componenti della band, quindi niente di nuovo sul fronte occidentale.
L’album si compone di tredici brani che principalmente riportano alle sonorità americane legate al Power Metal di stampo melodico americano ma non solo. Come citato nelle note accompagnatorie, i Nostri prendono ispirazione dai Queensryche del periodo Operation Mindcrime/Empire, dai Vicious Rumors nonché da qualcosa proveniente dai Megadeth.
I minuti durante l’ascolto scorrono e di impronte tangibili ne rimangono davvero poche, seppure non va assolutamente disconosciuto al combo meneghino il valore intrinseco dei singoli strumentisti. Personalmente, fra i solchi di Venom Empire ho trovato anche alcune analogie nostrane (i Labyrinth nella title track) ma quello che manca davvero è l’hook giusto almeno in qualche brano per poter destare l’attenzione che, fatalmente, viene poi sopraffatta dalla noia. Le impennate sono relegate in fondo all’album e rispondono al nome di Smell Of Death And Rotten Poison (episodio corposo e articolato), la frizzante In The Name Of This Endless Fall e la conclusiva Reason Turns To Grey, dalle tastiere a la Savatage.
I Betoken, per lasciare davvero il segno, devono osare di più e non escludere in alcuni casi l’attacco frontale, visto che non difettano certo di tecnica ed esperienza in materia. Gli arzigogoli vanno prevalentemente dirottati al servizio dei pezzi e non viceversa.
Stefano “Steven Rich” Ricetti
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Tracklist:
1. Collusion is my reign
2. Holocaust for me
3. Obscure place
4. Venom empire
5. Who is the beast?
6. You’re not in
7. Sensation of tyranny
8. Evolution kills the man
9. So black
10. Smell of death and rotten poison
11. In the name of this endless fall
12. My shadow loves decay
13. Reason turns to grey
Line-up:
Antonio Pecere – Vocals
Ivo Ricci – Rhythm, Lead/Acoustic Guitar, Keyboards ,Drums
Michele De Ponti – Lead/Acoustic Guitar
Alex Raven – Bass