Recensione: Video Nasty
I Video Nasty nascono dall’idea del chitarrista canadese Jordan Schritt di fondere sonorità Speed / Thrash con tematiche prese dai film slasher / horror degli anni ’70, ’80 e ’90.
Composto un sufficiente numero di canzoni, Jordan recluta alcuni amici per formare una sua band ed entrare in studio per registrare l’EP di debutto, dal semplice titolo ‘Video Nasty’ e disponibile dal 29 ottobre 2020.
L’idea, per quanto non originale, è valida … il risultato un po’ meno.
Si tratta di un Thrash molto legato alle sue origini, malvagio, diretto e senza fronzoli, tirato allo spasimo fino a sfociare in un caos sonoro ed infernale.
Nelle sette tracce brevi che compongono il disco (della durata di poco superiore ai venti minuti) si sentono delle buone idee: la produzione sporca, unita al lavoro delle chitarre, tagliente tanto da arroventare l’aria, è volta a creare la stessa sensazione d’ansia e timore data dai vecchi film trattati, la batteria è abbastanza rocambolesca da tenere tutto vivo ed energico e gli assoli sono sufficientemente dinamici e personali.
Ma non basta … il songwriting, non certo aiutato da un vocalist che sembra si procuri il collutorio dal ferramenta, è limitato, più che altro incentrato su sfuriatone un po’ tutte uguali, nonostante qualche bel giro di chitarra e qualche coro ben piazzato, e fa poco il legante dei dialoghi e delle narrazioni desunte dai film horror per farlo emergere.
In pratica, non c’è nessun motivo per scegliere ‘Video Nasty’ al posto di un antico album di Thrash Metal, al quale si ispira, se non giusto la curiosità iniziale e quello di dare una chance ad una band che comunque ha un certo potenziale.
Si segnala una fulminante ‘Nightmare Beach’, una maligna ‘Pieces’, una discreta ‘Final Exam’, con una punta del Black Metal dei Venom ed anche ‘Antichrist’, questa perché chiude con il riff di ‘The Antichrist’, quella ‘vera’ degli Slayer.
Il giudizio è appena sufficiente, ma non per questo dobbiamo mettere i Video Nasty nel dimenticatoio. Come già detto, la band ha più di una qualità, deve solo trovare il modo di esprimerle. Aspettiamo, è probabile che la prossima volta spaccheranno.