Recensione: Violent Revolution
I Kreator, dopo aver pubblicato la stupenda raccolta “Life Past Trauma”, tornano con un disco che farà impazzire i numerosissimi fans della Band teutonica. Lo aveva già preannunciato il leader del gruppo Mille Petroza “nel nostro prossimo CD ritorneremo al nostro vecchio Thrash anni ’80 e lasceremo da parte le sperimentazioni”. E’ proprio questa la carta vincente di questo Violent Revolution ed il buon Mille ancora una volta ci ha indovinato riconquistando il trono di RE del Thrash Metal europeo. Non per niente il primo pezzo si intitola appunto “Reconquering The Throne”. Il thrash rozzo e veloce delle origini aleggia in questo pezzo e in tutto l’album che raggiunge una potenza e un’intensità incredibile. Si possono anche ritrovare richiami al Death melodico di cui Mille Petroza ha più volte rimarcato di essere un estimatore. La produzione è ottima e amplifica ancora di più le potenzialità di questo disco. La voce di Mille è sempre più cattiva e acida ed accompagnata da riff degni dei più grandi Kreator. Non mancano poi sprazzi di melodia che in pezzi come Replicas Of life si alternano ad accelerazioni ed a terribili sfuriate thrash. Difficili segnalare i pezzi migliori perché in questo Violent Revolution tutte le songs riescono a trascinare l’ascoltatore con la loro irruenza.
Tracklist:
1. Reconquering the Throne
2. The Patriarch
3. Violent Revolution
4. All of the Same Blood
5. Servant in Heaven – King in Hell
6. Second Awakening
7. Ghetto War
8. Replicas of Life
9. Slave Machinery
10. Bitter Sweet Revenge
11. Mind on Fire
12. System Decay