Recensione: Visions Of Europe
Questo è il doppio live che immortala le gesta degli Stratovarius durante il Vision Tour del 1997, in particolare i brani sono presi dalle esibizioni tenutesi ad Atene e Milano (con mia somma gioia, dato che ero presente alla serata milanese) dove oltre alla buonissima prestazione della band ci fu anche una calorosissima partecipazione da parte del pubblico.
A differenza di altri prodotti di questo tipo, Vision of Europe è quanto di più fedele a ciò che succede in un live show: il missaggio finale infatti mette bene in risalto sia la band sul palco che il calorosissimo pubblico, inoltre per una precisa volontà di Tolkki & soci non sono presenti sovra-incisioni o correzioni particolari, in modo da riportare fedelmente le consuete variazioni o anche le eventuali piccole imprecisioni che inevitabilmente ci possono essere in sede live.
La scaletta del tour, e quindi di questo live album, ripercorre un po’ tutti i lavori con Kotipelto alla voce (da Fourth Dimension in poi), con particolare attenzione, ovviamente, per Vision. Peccato, sebbene i brani scelti siano ottimi, sarebbe stato interessante sentire anche qualche brano un po’ più vecchio re-interpretato da Kotipelto. A parte questo V.o.E . ci dona uno splendido spaccato degli Stratovarius dal vivo, coinvolgendo l’ascoltatore e riportandolo con la mente davanti ad uno dei tanti palchi calcati in questi anni dalla band finlandese. Il CD1 è aperto da Forever Free e non potrebbe essere apertura migliore visto che in questa versione acquista ulteriore potenza ed impatto, ed è chiuso da Holy Solos, un medley dove Tolkki e Johansson prima mandano in visibilio il pubblico “duellando” fra loro, poi intonano una marcetta russa, per finire con la strumentale Holy Light e lasciare spazio al potente Jorg Micheal e alla sua tuonante batteria (peccato non ci sia spazio anche per l’ottimo Kainulainen). Ma tra le altre ci sono anche l’emozionante Season of Change, la splendida Twilight Symphony o la fulminea Speed Of Light (sentire l’assolo centrale è una vera goduria!). Il CD2 invece racchiude la pomposa suite Vision, la delicata ballad Forever , l’apprezzatissima Black Diamond e chiude con la doppietta Paradise/Legions, tutte magistralmente interpretate e accolte con il consueto entusiasmo da un pubblico sempre più gasato (ascoltare il simpatico siparietto con Kotipelto per credere).
Il libretto, che graficamente non è proprio il massimo, offre invece un discreto collage di immagini di vita in tour sul palco e fuori dal palco.
In conclusione un ottimo lavoro per tutti i fans del gruppo che vogliono “rinverdire” i ricordi di una magica serata in compagnia degli Strato, ma anche per tutti quelli che loro malgrado non hanno ancora assistito ad una magica serata in compagnia di Tolkki e soci.
NB: pur essendo un doppio CD, il prezzo dovrebbe essere poco più alto di un normale album.
Tracklist:
CD1
1) Forever Free
2) Kiss of Judas
3) Father Time
4) Distant Skies
5) Season of Change
6) Speed of Light
7) Twilight Symphony
8) Holy Solos
CD2
1) Visions
2) Will the Sun Rise?
3) Forever
4) Black Diamond
5) Against the Wind
6) Paradise
7) Legions