Recensione: Visions Of The Seeker
Anche l’Iran ha la sua scena metal e tra i massimi esponenti figurano gli Angband, giunti con Visions Of The Seeker al secondo album dopo Rising From Apadana del 2007. La band ruota attorno alla figura del chitarrista e leader Mahyar Dean, non solo musicista ma anche autore di libri su Death e Testament nonchè fondatore e gestore di webzine.
Onestamente non so quanto sia seguita la nostra musica in quelle lande, sicuramente la tecnologia non si è ancora diffusa negli studi di registrazione; era dai tempi dei demo su cassetta che non si sentiva un sound così povero, tanto che non saprei dire se le evidenti sbavature a livello vocale e in fase di chitarra solista siano imputabili ai musicisti o siano frutto di una registrazione approssimativa. Fatta questa premessa, una volta presa confidenza con la scarsa qualità dell’audio ecco venir fuori un metal cadenzato, aggressivo nelle chitarre ma poco incisivo dal punto di vista ritmico e con linee vocali che difficilmente si fanno ricordare.
Dopo l’intro Forgotten Glory parte l’opener Blind Anger, dove riff di stampo NWOBHM creano un buon crescendo fino al ritornello; a questo punto, però, la voce, proprio al momento della spinta decisiva, scompare seppellita dagli altri strumenti! Solo raramente il quartetto raggiunge velocità elevate; è il caso per esempio di Battle For… e Fate & The Fear; nella prima il vocalist Ashkan Yazdani si cimenta in un falsetto stile King Diamond, mentre nella seconda la voce si fa cattiva con accenni di growl. In entrambi i casi la prestazione risulta decisamente approssimativa. Truth Of Life è il brano dalla struttura più lineare di tutto l’album, anche qui le chitarre riescono ad imporre la giusta dose di irruenza ma tutto viene rovinato da un coro cantato in maniera troppo morbida.
Possiamo quindi affermare che Yazdani si trovi maggiormente a suo agio in passaggi più calmi; il suo modo di cantare pulito e solenne, infatti, ha una resa migliore in pezzi epici e cadenzati come The Seeker, dalle atmosfere epic metal primi anni ’80, o in Easy To Believe, pervasa da un alone di drammaticità accentuato da un buon intermezzo acustico che rimanda agli Iced Earth di “The Dark Saga”, fino alla ballad Forsaken Dreams, della quale è stato girato anche il video ufficiale.
Riassumendo, le idee di Dean, sia in fase ritmica che solista, sono molte ma mal amalgamate; continui cambi di riff, alcuni anche buoni, su tempi che tutto sommato rimangono costanti, danno l’idea di un unico polpettone, tanto che dopo numerosi ascolti risulta difficile assimilare i brani in maniera distinta.
Auguriamo quindi al quartetto di ritagliarsi il suo spazio in patria, ma per farsi valere all’estero la strada è ancora lunga.
Federico Albano
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Tracklist:
1. Forgotten Glory
2. Blind Anger
3. Battle for…
4. The Seeker
5. Easy to Believe
6. Forsaken Dreams
7. Truth of Life
8. Fate & the Fear
9. Astral Hallucinations
Line-up:
Ashkan Yazdani (Vocals)
Mahyar Dean (Guitars)
Ramin Rahimi (Drums)
Farshad Shokuhfar (Bass)