Recensione: Volizione
Che l’underground italiano nasconda band meritevoli di attenzione, è un fatto ormai assodato. Anche la frangia più estrema, con gruppi come Cadaveric Crematorium o Grimness 69 per citarne due, fa sempre la sua degna figura, e i Male Misandria si piazzano senza dubbio tra le formazioni da tenere d’occhio con più attenzione.
Nati da un’idea del chitarrista e cantante Dario (ex membro dei black thrashers Esequie), poi affiancato da Magris alla batteria e Puja al basso, i Male Misandria si affacciano sulla scena con questo secondo demo (il primo con l’attuale line up) contenente dieci tracce più un’intro per un totale di poco più di undici minuti di grindcore veloce e ben congegnato.
Lo stile è simile a quello di grandi nomi come Retaliation o Sayyadina: grind dalle tinte un po’ blackeggianti, con il cantato prevalentemente in screaming e parti di chitarra in bilico tra hardcore, thrash e, appunto, black metal.
L’impatto è notevole, e nonostante la produzione approssimativa tipica dei demo, la struttura delle canzoni colpisce per varietà ed efficacia. Ne è un esempio lampante l’opener Dio, che dopo un inizio un po’ incerto si evolve in una traccia brillante e personale, in special modo per le scelte vocali.
Convincente la prestazione dei musicisti: le parti di batteria variano con sufficiente fantasia, senza perdere in potenza e senza scadere in distese costanti di blast beats; belle anche le trovate chitarristiche, come i riff dissonanti di Comunicazione.
Particolare attenzione è stata data alla componente concettuale, della quale si occupano indistintamente tutti e tre i musicisti. Niente gore sebbene la bella e fuorviante copertina facesse intendere una strada più Carcassiana, e spazio a testi ben scritti, addirittura poetici, sia in italiano che in inglese, di critica verso la società e di misantropia (o misandria, come testimonia il nome).
I Male Misandria dimostrano, con Volizione, di essere una band matura con delle buone idee e di meritarsi un bel full length. Staremo a vedere se in futuro sapranno mantenere le promesse fatte, ma intanto una bella promozione non gliela toglie nessuno. Avanti così!
Michele Carli
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Tracklist:
1. Enkel
2. Dio
3. Comunicazione
4. Sucks
5. Multiverse
6. Life
7. Sole
8. Siamesic Stirner
9. Noosphere
10. Ancora
11. Natural death