Recensione: Wake Up The Neighbourhood
I The Treatment son così.
Il classico gruppo outsider, che non concorre per vincere nulla. Fa un genere di musica trito e ritrito, con melodie, idee, suoni persino voce, già sentiti un fantastilione di volte.
Che però, quando ti capita nel lettore, finisce che lo ascolti comunque volentieri e non smette di suscitarti simpatia. Anche se, al sesto disco in carriera, continua a suonare sempre la stessa canzone, come se fosse cristallizzato in un eterno “giorno della marmotta”.
Un po’ Airbourne ed un po’ Wolfmother, con l’occhiolino sempre rivolto a certi australiani di fama planetaria e ai sempiterni Thin Lizzy, di un gruppo come i The Treatment non potremo mai parlar male.
Non sarebbe corretto e violerebbe i sacri dettami del rock. Quelli che impongono che una band sia, prima di tutto, capace di esprimere un genuino senso di appartenenza al genere.
Senza i proverbiali fronzoli e con parecchia energia ad innervare canzoni che, al riparo da sofismi fuori portata, si fanno apprezzare per essere chiare sin da subito nella loro natura.
Nessun genere ibrido, contaminazione o influenza di chissà dove.
Solo semplice, facile, torrido hard rock. Stop.
Quello che, in fondo, di tanto in tanto fa bene alle orecchie, al morale e non conosce vecchiaia o stanchezza.
Di loro sappiamo già praticamente tutto. Sono britannici, in circolazione da una dozzina d’anni e con all’attivo cinque album di sanissimo e tradizionale hard rock. “Wake up the Neighbourhood” – un titolo che sa tanto di Bryan Adams ma che con il celebre canadese azzecca ben poco – è il loro sesto cd, sempre fedelissimo ai dettami seguiti sin dagli esordi.
Come recita uno dei brani presenti in questo nuovo album, “The Fire Still Burns”, il fuoco arde ancora. Una passione che si esterna in pezzi come “Lets wake up this Town”, “When Thunder and Lightning Strikes”, “Fire me Up” e “Free Yourself“, fatti di chitarre e ritmiche accese che inesorabilmente chiedono volume e migliorano ad ogni ascolto.
Ecco, questa è proprio la magia del rock “old style“. Quel modo di far musica un po’ vintage che sa rinnovarsi pur rimanendo sempre uguale a se stesso, facendo mulinare i soliti accordi veraci ed essenziali. Quasi uno stile di vita che i The Treatment conoscono alla perfezione tanto da averne fatto un vessillo da esibire con orgoglio. Uno stemma che li rende tra gli esponenti più credibili del settore e rende decisamente tutto più facile.
Sai chi sono, sai come suonano, non fanno (brutte) sorprese e la loro musica non delude praticamente mai.