Recensione: Walking on Phantom Ice
In attività dal 1994 i danesi Withering surface hanno al loro attivo già 2 album, di cui il secondo, intitolato “The Nude Ballet”, ha ricevuto addirittura una nomination ai Grammy Awards danesi come miglior album Hard Rock.
Di certo i 6 nordici non suonano Hard Rock come viene normalmente inteso dall’audience metallica, piuttosto suonano un Thrash/Death/Power sulla falsariga dei finlandesi Children of Bodom.
Fin dall’iniziale “Walking on Phantom Ice” si capisce subito che il quintetto è in possesso di una tecnica davvero invidiabile, ma risulta altresì palese come il gruppo in fase di songwriting sia ancora davvero troppo influenzato da gruppi come i già citati Children of Bodom, i Dark Tranquillity o gli Amorphis.
Tra i momenti migliori del disco vanno sicuramente segnalate “Joyless Journey”, dotata davvero di atmosfere molto belle e di ottime linee vocali; “Breed what you Kill”, dai riff decisamente riusciti, di quelli che si stampano nel cervello e ti costringono a canticchiare la canzone per ore; “The Everflow, che si mette in evidenza per l’ottimo lavoro delle chitarre di Jacob Krogholt e Allan Tvedebrink, e soprattutto la fnale “Sundive”, grazie alla buona varietà di atmosfere che riesce a creare e alla grandissima prestazione dietro le pelli di Nikolaj Borg.
Delle altre canzoni non si può certo parlar male, ma hanno il gravissimo difetto di scivolare via senza lasciare alcuna traccia tangibile della loro presenza, cosa che di sicuro non facilita l’ascolto del lavoro dei Withering Surface.
Da segnalare l’ottima voce del cantante Michael H. Andersen, dotato di una voce davvero molto bella e soprattutto decisamente adatta a quello che è lo stile che ci propongono gli scandinavi.
Buoni i suoni dell’album, prodotto piuttosto bene, anche se strumenti come il basso e la tastiera rimangono sempre un po’ soffocati.
In chiusura direi che questo “Walking on Phantom Ice” non è un brutto disco ma, come ormai il 90% delle produzioni attuali, non ha di certo la personalità per potersi imporre nel sempre più affollato panorama metal mondiale.