Recensione: Wandering the Lands

Di Leonardo Arci - 17 Gennaio 2007 - 0:00
Wandering the Lands
Band: Dragonscale
Etichetta:
Genere:
Anno: 2006
Nazione:
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63

I Dragonscale sono una giovanissima band polacca, formata da ex membri dei defunti Dark Fury, autori di un dinamico epic metal che si rifà a band che hanno fatto la storia del genere come Manowar, Virgin Steele e in misura minore Cirith Ungol. Questo Wandering the Lands viene autoprodotto dalla stessa band, la quale si è occupata anche della produzione e della masterizzazione, avvenuta presso lo studio personale del chitarrista Wilhelm. Ed è proprio la produzione, piuttosto scarna ed essenziale, l’aspetto sul quale questi ragazzi dovranno in futuro lavorare, magari supportati da un’etichetta che voglia investire su di loro. A mio avviso le idee non mancano e neppure le doti tecniche, se si escludono alcune ingenuità esecutive del singer, pertanto le basi per una proposta che possa essere apprezzata dal grande pubblico vi sono tutte.

Come detto le canzoni sono piuttosto valide sia sotto il profilo compositivo che esecutivo, le chitarre di Wilhelm e di Byslaw sviluppano un sound corposo e poderoso incarnando a loro modo lo spirito del metal epico più puro e incontaminato, mentre leggermente sottotono appare la sezione ritmica poiché spesso i toni bassi sembrano sacrificati e mal bilanciati. La prova del singer è apprezzabile quando tenta di variare registro alternando acuti in pieno stile power a vocalizzi più cupi e recitati (in alcuni frangenti ricorda il povero Quorthon), ciò che non mi convince appieno è la sua timbrica che reputo ancora acerba e migliorabile, sicuramente il risultato sarebbe stato diverso se i Dragonscale avessero potuto contare su delle backing vocals per rafforzare i cori che comunque appaiono validi sotto il profilo melodico.

Le tracce contenute in questo CD sono complessivamente 12, comprensive di tre pezzi strumentali e di una bonus track cantata in lingua madre. Da quanto intuisco dovrebbe trattarsi, dal punto di vista lirico, di un concept ma ignoro di cosa parli la storia poiché la copia in mio possesso non include i testi. Il tono del disco è apertamente epico e trascinante ma non mancano spunti drammatici a rendere questo lavoro estremamente ambizioso e raffinato sul piano compositivo (Ragnarok, Last Will); non mancano qua e là contaminazioni power che tuttavia non scompongono la struttura del metal proposto dalla band, oscuro, diretto e trascinante (Holy Land, Scream of Homeland, Dragon from the Blackforest). Infine sono ravvisabili anche tentativi di introdurre elementi ed atmosfere tipicamente viking, prontamente assecondate dalle linee vocali del singer Araiel, basta ascoltare la rocciosa ed evocativa Warriors of the North con il suo coro cupo e malinconico oppure Darklord, che sviluppa melodie oscure e surreali alternate ad un riffing di chitarra violento e grezzo.

L’impressione finale è che in Wandering the Lands c’è poca concessione a soluzioni di scarso impatto sia compositivo che emotivo, peccato che la produzione piuttosto casalinga abbia impedito alla band di sprigionare tutta la potenza di cui è capace, tuttavia le qualità del disco non risultano pregiudicate in modo definitivo. Chi vuole può acquistare il CD direttamente sul sito della band all’onesto prezzo di 5 euro, un modo concreto per supportare la scena underground.

Tracklist:
Intro (The Beginning)
Dragon from the Blackforest * mp3 *
Holy Land
Last Will (Call to Arms)
Warriors of the North
Secret of the Dark Sea (Instrumental)
Scream of Homeland
Battle of Rising Steel
Darklord
Follow the Arrow * mp3 *
Ragnarok (bonus track)
Outro (The End of Story)

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