Recensione: War of Blinds
Dopo il successo di Rhapsody di Legendary Tales e dei Labyrinth di Return to Heaven Denied, in Italia si è scatenata una selvaggia lotta atta ad emulare in un modo o nell’altro le due brave e fortunate formazioni ma, una volta oberato il genere, una forma di ripudio primordiale condito da senso di nausea costante ed automatico, ha spesso prevalso nei pensieri degli appassionati del filone.
Riguardo quanto detto, oggi giorno, escono dal movimento underground una quantità di gruppi fortunatamente non strabordante come del resta accadeva qualche anno fa ed è peraltro piacevole accorgersi di piccole e positive realtà che hanno dalla loro ampi margini di miglioramento come nel caso dei milanesi Endless Time, formazione nata cinque anni or sono e giunti al secondo demo, War of Blinds che segue le orme del predecessore Ancient Tales nella tentativo di delineare musicalmente l’etichetta appioppatagli da una web-zine americana che tanto piace al gruppo: Fairytale Metal.
War of Blinds aggiunge, dal punto di vista delle liriche, capitoli già trattati nel precedente demo e, mi riferisco nella fattispecie alla storia di Lorien e Oberon e delle rispettive vendette ed ambizioni, tratti psicologici che i ragazzi provano a mettere in risalto adottando metafore applicabili alla società dei giorni nostri e sviluppando i temi in un contesto generale indiscutibilmente fantasy anche se di lettura contemporanea.
Lorien è la protagonista del primo brano, My Land, paladina pronta a combattere per la propria terra e per coloro che ama, pronta ad affrontare un viaggio rischioso nel desiderio di vendetta e conscia del fatto che potrebbe non ritornare a quella che diventerà un’aspirazione di vita tranquilla. Le orchestrazioni del brano mettono in risalto ed in prima linea una tastiera che rende omaggio all’epicità regalata dalla voce di Sandro che, onestamente, ritengo già sufficientemente adatta al profilo musicale adottato e sulla quale ci si può lavorare per ottenere risultati ancor più professionali.
Midlands è un mezzo tempo over-cloccato sin troppo semplice nel songwriting, sei minuti e venti secondi che allungano un pezzo che avrebbe detto tutto anche alla metà del periodo impiegato e che racconta nei particolari l’intricato viaggio di Lorien sino ad “accompagnarla” d’innanzi ad un gruppo di Goblin rei confessi di un reato ingiustificato ed ingiustificabile.
Book of Blind è forse il brano meglio riuscito dei quattro disponibili anche se i problemi “tecnici” cominciano a farsi sentire con l’utilizzo del volume delle chitarre e della batteria forse troppo inferiore rispetto a quello delle tastiere e praticamente nullo quello del basso. Qui, i nostri, vergano le avventure di Oberon il Mago alla ricerca del Libro del Cieco che gli consentirebbe di infondere il potere necessario per diventare il signore più potente di tutti i tempi.
E’ in questo e nella successiva Ivory Gates che il nomignolo di “Fairytale metal band” si addice più propriamente agli Endless Time, di conseguenza alla cadenza epica dei brani amalgamata con gli ottimi soli di Ged e Brenno alle chitarre che regalano alle due tracce quel pizzico di tocco nbwom che non guasta mai. Bene anche Katya che si cimenta egregiamente dietro le già citate tastiere.
Il dischetto ottico degli Endless Time ha spunti che mi hanno convinto ed altri elementi, a partire dalla scarsa produzione per finire al sin troppo scontato songwriting, sui quali lavorare sodo. Il demo si conclude nel migliore dei modi con un video relativo a Screaming for My Soul che, perlomeno, non è secondo ai primi e orripilanti clip dei Rhapsody e si lascia vedere in modo fluido e piacevole. Cercherò di seguire costantemente i passi di questa band che è pronta per firmare un contratto capace di evidenziare e risaltare i non pochi lati positivi riscontrati in Book of Blind.
Gaetano “Knightrider” Loffredo
Tracklist:
01.My Land
02.Midlands
03.Book of Blind
04.Ivory Gates
05.Screaming of my soul (video)