Recensione: When Reality Is Nothing
Ben quattro full-length pubblicati in soli cinque anni per quanto riguarda la carriera da solista, traguardo niente male quello raggiunto da Simone Fiorletta, indubbiamente uno fra gli artisti di spicco della scena musicale italiana. Rispetto al precedente e ottimo My Secret Diary ci troviamo di fronte ad una ulteriore maturazione artistica del chitarrista dei Moonlight Comedy, capace nuovamente di riuscire a centrare in pieno il bersaglio quasi con disinvoltura, confezionando una serie di pezzi che mettono in risalto la tecnica, senza comunque tralasciare una componente melodica che risulta essere la vera e propria arma vincente di When Reality Is Nothing.
Qualcuno si aspettava forse un calo di tensione? Niente da fare, per fortuna… Simone Fiorletta non perde nemmeno un colpo, riuscendo nuovamente a dare sfoggio di tutte le sue abilità sia tecniche, sia, sopratutto compositive, senza minimamente abbassare lo standard qualitativo che contraddistingue tutti i lavori pubblicati sino ad ora. La tecnica, quindi, a volte può non essere fine a sé stessa? Ebbene sì e Fiorletta lo sa benissimo. Senza tralasciare quella che è l’enorme capacità sul piano della preparazione tecnico-esecutiva, come già detto, Simone riesce comunque ad equilibrare il tutto con linee melodiche “cantabili” (come lui stesso le definisce nell’intervista relativa), in modo da rendere ogni traccia assimilabile con una certa facilità, anche per l’orecchio di chi non è abituato ad un disco interamente strumentale. Il tutto è condito in primis da una band che ben poco sfigura di fronte al chitarrista dei Moonlight Comedy (primo su tutti Andrea De Paoli alle tastiere), una serie di ospiti di un certo livello tra i quali Neil Zaza e una produzione curata dallo stesso Fiorletta nel suo studio personale.
Nessuna paura per i profani del genere quindi, When Reality Is Nothing è sì un album strumentale dove a mettersi in risalto è sopratutto la chitarra, ma non per questo sarà un prodotto adatto solamente alle orecchie dei chitarristi. Come al solito ce n’è davvero per tutti i gusti: prog, rock, jazz, fusion, blues… tutte le diverse anime con le quali è capace di esprimersi Fiorletta racchiuse in nove tracce. Brani riusciti in pieno e capaci di catturare subito l’attenzione dell’ascoltatore, mantenendola sempre alta dalla prima all’ultima nota suonata. Su tutte spiccano sicuramente le più dirette My Brother, Dance In The Cit, la conclusiva Like A Bird e la divertente Oh No, Once Again! (seguito di Brawl In A Saloon, dal precedente My Secret Diary), tutti brani piuttosto complessi ma che riescono a convincere ed a coinvolgere già dal primo giro di lettore, grazie sopratutto a linee melodiche azzeccate in pieno. Non da meno anche i momenti più soft del disco, rappresentati nel migliore dei modi da Loneliness In Your Eyes, dove a mettersi in primo piano sono anche gli eleganti giri di pianoforte, per poi lasciare spazio alla successiva Laura, caratterizzata dalle atmosfere magiche e cullanti ricreate dai suoni di chitarra acustica.
Ancora un passo in avanti per Simone Fiorletta, forse non a livello dello stile adottato, in questo caso il chitarrista nostrano rimane piuttosto fedele ai precedenti lavori, però la maturazione artistica c’è e si sente. When Reality Is Nothing è un album che convince sotto molteplici punti di vista, grazie sopratutto ad un songwriting ispirato e ad un gusto melodico sopraffino che, come già sottolineato in abbondanza, rende ogni traccia coinvolgente, immediata e, sopratutto, facilmente accessibile anche a chi non è abituato a proposte musicali di questo tipo.
Angelo ‘KK’ D’Acunto
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Tracklist:
01 Thanks
02 My Brother
03 Dance In The Cit
04 I Believe In You
05 Loneliness In Your Eyes
06 Laura
07 Oh No, Once Again!
08 Ehy What’s Up
09 Like A Bird