Recensione: Wild Emotions
Misteri dell’underground italiano.
Come può un gruppo della caratura e delle capacità dei Sovversivo, dibattersi ancora nell’ombra e non beneficiare di un contratto in piena regola, buono per dare finalmente un principio tangibile alla carriera ed al successo che questi ottimi musicisti meritano?
Misteri dell’underground italiano…
Il monicker in effetti, aiuta forse un po’ poco. Più facilmente identificabili come un’incazzosissima posse o un combo dedito ad un qualche connubio tra Rap ed Hardcore, i Sovversivo sono in realtà un gruppo di solido heavy rock a tutti gli effetti, in cui di alternative o di artifici troppo mainstream non esistono grosse tracce al di là di una attitudine vagamente “modern metal”, riscontrabile con facilità, tra le pieghe di una serie di composizioni invero ricche di spunti e variazioni tematiche.
Hard rock moderno e spigoloso si diceva, roccioso heavy metal, ma anche accenti dal vago sentore gothic dark assimilabili a quanto giunto a noi dalle fredde lande nordiche (69 Eyes su tutti), heavy-thrash di decisa schiettezza e qualche risvolto “progheggiante”, sono un menù ricco ed alquanto vasto in termini di atmosfere e situazioni, giostrate con sorprendente maestria da un nucleo di musicisti ancora fuori dai giochi che contano, ma ormai capaci di reggere l’urto con autentico piglio da veterani.
“Wild Emotions”, primo full lenght autoprodotto, giunge dopo la tradizionale serie di demo e release in proprio che, dal 2002, anno dell’esordio assoluto, ha caratterizzato l’esistenza dei Sovversivo, ed è un banco di prova davvero significativo per valutare la bontà della proposta della band lombarda.
I pezzi d’alto livello e d’impatto si sprecano e, partendo dalla title track “Wild Emotions”, passando per la pungente “No Escape”, le darkeggianti ed orecchiabili “Brave Guide” e “Silent Hero”, via via sino al glorioso anthem heavy “Out Of Time”, la sensazione e quella di avere a che fare con un gruppo dalle capacità effettivamente notevoli, dotato d’ogni fondamentale utile per garantire la piena riuscita.
Una voce ruvida e potente, quella del bravo Andrea Uboldi, una rhythm session d’assoluta affidabilità, saldamente in mano a Federico Gassa e Gianluca Luci ma, soprattutto, un chitarrista di sostanza, valore e classe come Matteo Serra, in grado di destreggiarsi tra molteplici attitudini con estrema disinvoltura, grazie ad un’ottima padronanza e ad un eccellente bagaglio tecnico.
Non difetta nemmeno la produzione, i Sovversivo tuttavia, riescono particolarmente bene in un compito effettivamente non agevole. Risultare quadrati e potenti pur con la presenza di ritornelli immediati e di insospettata facilità d’ascolto, aggiungendo così un punto di forza supplementare ad una panoramica già di per se importantissima e di alto profilo.
Insomma, c’è tutto quel che serve per meritare un doppio salto in alto e togliersi qualche soddisfazione.
Tecnica, songwriting e buone idee non mancano, la voglia di fare è evidente ed il desiderio di emergere manifesto. Speriamo che qualcuno si accorga di loro a questo punto e speriamo che i Sovversivo possano e sappiano replicare al più presto in via “ufficiale”, quanto di buono mostrato su “Wild Emotions”.
Per intanto godiamoci questa notevole autoproduzione, demo “per sbaglio”, che non avrebbe per nulla sfigurato in mezzo a tanti blasonati colleghi di settore militanti in “major league”.
Per contatti: info@sovversivo.com
Tracklist:
01. Int(r)o The Wild
02. Wild Emotions
03. Raising Faith
04. No Escape (From Solitude)
05. Brave Guide
06. Out Of Time
07. Silent Hero
08. Alone Tonight
09. Stay
10. The Sound Of Heaven
Line Up:
Andrea Uboldi – Voce
Matteo Serra – Chitarra
Federico Gassa – Basso
Gianluca Luci – Batteria