Recensione: Wild Metal

Di Alessandro Zaccarini - 10 Giugno 2006 - 0:00
Wild Metal
Band: Thunder Axe
Etichetta:
Genere:
Anno: 2005
Nazione:
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68

Primo demo per i Thunder Axe, formazione bergamasca nata per volere di Massimo Cantù che con questo Wild Metal arriva al proprio primo demo; lavoro orientato verso una concezione classicissima del metal.

Nel primo trittico di pezzi i Thunder Axe pagano tantissimo dazio agli Iron Maiden, sia nelle linee vocali (che richiamano il Bruce Dickinson degli anni ’90) sia nella parte strumentale: l’arpeggio iniziale di Hell’s Door è in pieno stile Remeber Tomorrow mentre soli, riffing, chorus e melodie delle chitarre seguono gli stilemi maideniani più classici, sia nei frangenti più lenti che in quelli più dinamici.

Rifarsi al passato è un buon modo per cominciare, ma qui i Thunder Axe sono davvero troppo troppo ossessionati dalla band di Steve Harris, e se un pezzo in stile Maiden può risultare piacevole (come può essere la conclusiva Khyalen), costruire sopra i tratti caratteristici della band londinese un intero demo, alla fine risulterebbe stancante e controproducente per il furto della band. Non a caso gli episodi migliori di questo promozionale sono proprio i pezzi che più degli altri si distaccano dal songwriting Iron Maiden, ovvero Wild Metal e la successiva Sing Loud and Proud. Il primo si apre in pienissimo stile Megadeth (Holy Wars) e poi via di heavy metal dinamico e veloce a metà tra Saxon, Raven e Exciter. La seconda è meno repentina nei modi ma altrettanto classica e piacevole.

Il demo non è affatto male: è ben suonato e ben cantato, e la sua valutazione è ovviamente frutto della media tra la prima metà (troppo derivativa e ingenua se vogliamo) e l’ottima seconda. È quindi necessario dire quanto la band debba assolutamente tagliare il cordone ombelicale che la tiene così schiava degli stilemi della Vergine di Ferro se intende fare cose egregie in futuro. Continuando sulla strada dei primi 3 brani del demo i Thunder Axe rischiano di diventare l’ennesimo gruppo derivativo e privo di personalità, e di certo non è quello che vuole la band e di certo non è quello che vogliamo noi.

Tracklist:
01. Hell’s Doors
02. The Light Sand
03. Roads of Thunder
04. Wild Metal
05. Sing Loud and Proud
06. Khyalen

Contatti: www.thunderaxe.com

Alessandro ‘Zac’ Zaccarini

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