Recensione: Witchburner
Seconda release per questa superband formata da Patrik Jensen, componente dei The Haunted, dal bassista Sherlee D’angelo dei Mercyful Fate e da componenti dei Satanic Slaughter. Un ottimo mix tra black e trash, già sperimentato su Restless And Dead primo lavoro della band. Anche se c’è chi sostiene che il loro primo vero lavoro fosse proprio questo Witchburner, uscito però un anno dopo. L’album (a dire il vero un mini vista la durata che non supera la mezz’ora..) consiste di sette pezzi, di cui quattro cover di band famose, più due pezzi inediti e la titletrack (che si dice sia il primo pezzo mai inciso dal gruppo), scorre via veloce regalando una mezzora di sana energia.
Il suono delle chitarre è sempre potente e deciso e non lascia un attimo di tregua all’ascoltatore. La voce, un incrocio tra growl e screaming, è perfetta per il tipo di musica proposta dalla band e a mio parere è una delle migliori nel panorama attuale. Forse rispetto agli esordi del primo album hanno un pò aumentato la velocità e la cattiveria, mauturati con l’esperienza. Sicuramente è migliorata la produzione che in Restless And Dead non era proprio delle migliori.
I primi quattro pezzi sono appunto le cover. Si comincia con “Fast As shark” di acceptiana memoria qui resa più veloce e aggressiva. Un ottimo biglietto da visita. Si prosegue con “I Wanna Be Somebody” dei W.A.S.P., poi a seguire la cover dei Judas Priest “Riding On The Wind” e i Black Sabbath con “Neon Knights”, tutte rese in un black metal style veloce e trasheggiante. Ottime interpretazioni delle originali. Poi si arriva ai due pezzi inediti, “The Howling” e “The Executioner” sempre black thrash, che in certi punti può riportare alla mente qualcosa dei Sodom. Si conclude con “Witchburner” che ricorda le canzoni già presenti sul primo full-lenght.
In conclusione un ottimo lavoro, divertente, che saprà far godere le vostre orecchie per una mezz’ora di sano headbanging. Nonostante gli Witchery siano una band formata da componenti di altri gruppi, sono nati per diventare una delle band di punta della scena black/death nordica e non solo. Per ora ci sono riusciti in pieno e se avete tutti i loro full-lenght questo mini non può mancare nella vostra collezione.