Recensione: Witchunter
“Witchunter” è il demo omonimo, d’esordio, per gli abruzzesi Witchunter. L’abbigliamento del gruppo è il classico denim, spike and leather – senza esagerare, va sottolineato – e l’attitudine defender, come ben evidenziato dalla foto interna al booklet con tanto di cartucciere e t-shirt dei Motorhead. Molto bello e d’impatto l’artwork in copertina, di levatura decisamente superiore.
Quattro, come da protocollo, i pezzi proposti, assolutamente in linea con le attese.
Nothing To Lose apre le danze a la Motorhead, quindi velocità frammista a potenza. Se il resto degli strumenti è all’altezza della situazione altrettanto non si può asserire per la prova vocale di “Ace” Iustini, ancora acerba e poco penetrante. Twisted By Fire scomoda i campioni del Thrash californiano di inizio anni Ottanta e la title track è all’insegna dell’HM classico che più classico non si può grazie a un riff portante micidiale a la Pegazus fatto su misura per il sano headbanging, come da manuale del metallaro. Chiusura affidata a Hell For Leather, un titolo che è una mazzata già da solo: chitarre taglienti di ispirazione Domine fanno da degno contraltare a un impianto sonoro massiccio che avrebbe però giovato di cori ben più carichi.
“Witchunter” stupisce per la qualità del songwriting dei quattro musicisti di Martinsicuro che, seppur senza inventare niente, riescono a confezionare quattro brani freschi, diretti, che non annoiano e dal “tiro” costante. Notevole il Wall Of Sound sprigionato dai Nostri dall’inizio alla fine del disco, penalizzato purtroppo da una prestazione canora non all’altezza degli altri strumenti. Per il resto ci siamo, alla grande.
Appuntamento al prossimo Play It Loud IV Festival, il 26 settembre.
Stefano “Steven Rich” Ricetti
Discutine sul forum relativo
Tracklist:
01. Nothing to Lose
02. Twisted by Fire
03. Witchunter
04. Hell for Leather
Line-up:
Steve “Psycho” Di Leo: Vocals
Federico “Ace” Iustini: Lead Guitar/Vocals
Silvio “Chucky” Verdecchia: Bass/Vocals
Andrea “Bos” Capece: Drums
