Recensione: With Lewd Demeanor
Sono sinceramente combattuto nel giudicare questo nuovo album dei Corpus Mortale: non che sia indeciso tra la sufficienza e la bocciatura, questo no; ma il prodotto che mi trovo in mano è forse un po’ troppo canonico, talmente tipico da essere difficile da inquadrare, paradossalmente.
I danesi in questione sono infatti un death metal act da non ignorare, viste le capacità tecnico-compositive, e lo ribadiscono con With lewd demeanor, un album che ci propone una serie impressionante di riffs nella più classica tradizione death metal; ma nella loro tipicità risultano anche abbastanza difficili da inquadrare, mischiando parti “alla svedese” ad altre (la maggior parte) molto più vicine alle tendenze floridiane. Il tutto reso in modo mai esasperato, ma matematico, con un accumularsi di strutture calcolate e ben realizzate, ma forse un po’ troppo inanimate.
L’esperienza del combo del resto dovrebbe garantircene la qualità, se consideriamo che sono attivi da più di un decennio, pur con una produzione discografica relativamente limitata, ed infatti il loro è un modo di fare death metal molto legato agli anni trascorsi: una sezione ritmica precisa, chirurgica, ma mai eccessivamente dinamica; un growl molto vicino a quellodel Dave Vincent dei tempi migliori; una capacità di inserire, su riffs schiaccianti, un senso della melodia malato, mutuato direttamente dai Monstrosity e dai primi Suffocation, che ne rende più vari ed interessanti i pezzi. Notevole in questo senso mi risulta essere, ad esempio, il binomio costituito da Exaltation of the macabre e Force fed obedience, quest’ultima molto vicina nel suo attacco allo storico In Dark Purity dei Monstrosity stessi. Ma l’omogeneità del materiale non mi consente di farvi molti altri esempi, sfortunatamente, e proprio in questo risiede il punto debole dei Corpus Mortale: pur essendo una band votata alla violenza comunque controllata, quella, come già detto, più attenta alla tecnica che all’impatto puro, col ripetersi delle songs il disco tende a stufare, a lasciar trapelare un range di idee abbastanza limitato, seppur ben sviluppato nelle singole tracce.
Parziali eccezioni possono essere considerati i due intervalli strumentali di The dismal recurrance (semplice ma coinvolgente, molto doomish) e Tragical art, una parentesi acustica che però lascia il tempo che trova. Nulla che non abbia già sentito da almeno un decennio a questa parte, insomma, e nulla di cui si senta il bisogno assoluto nel 2004: sarebbe sbagliato sottovalutarli con una stroncatura, ma i Corpus Mortale restano una band di secondo piano che si fa apprezzare solo pescando ogni tanto dalla tracklist di questo With lewd demeanor, ma non abbastanza ricca da giustificare un buon album completo.
Alberto ‘Hellbound’ Fittarelli
Tracklist:
1.Mass Funeral Pyre
2.Exaltation of The Macabre
3.Force Fed Obedience
4.The Dismal Recurrance(instr.)
5.Sombre And Vile
6.Lucid Dreaming
7.Succumb To The Superior
8.Tragical Art(instr.)
9.Undesirable
10.The Illaffected/ Too Dark To See