Recensione: With No Human Intervention

Di Matteo Bovio - 27 Gennaio 2003 - 0:00
With No Human Intervention
Band: Aborym
Etichetta:
Genere:
Anno: 2003
Nazione:
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80

Non sono ancora convinto che With No Human Intervention sia l’album migliore della band, questo no; è certo però che è il più completo e quello che li consacra, senza ulteriori dubbi, come una delle realtà più concrete della scena italiana. Gruppo che separa nettamente la critica, amato o odiato senza via di mezzo, e che giunto alla propria terza opera riesce per l’ennesima volta a ridimensionare il concetto di estremo. E riesce anche a rivisitare in maniera particolare vari ambiti del metal più oltranzista.

La prima cosa che si nota è che, pur forzando ancora il suono verso lidi industriali, come Fire Walks With Us aveva già anticipato, è stato eliminato il freddo distacco presente nel secondo lavoro; questo sia grazie ad una scelta di suoni più accurata (soprattutto ritmicamente) che a brani più personali a livello musicale, meno divaganti e più concreti. La title-track ad esempio viaggia a cavallo tra la macchinosità dei brani di FWWU e la spiritualità di quelli del loro esordio; una traccia piuttosto lunga che passa al vaglio momenti molto differenti, e che, dopo una breve intro, apre egregiamente il cd.

Una cosa è sicura: come gli stessi Aborym dichiarano orgogliosamente, questo album non sembra proprio partorito da menti umane. Pur essendo ricca la scena di acts che si muovono su territori ibridi, nessuno come loro riesce ad ottenere atmosfere e suoni così alienanti, così unici ed estasianti. Divagazioni totali come “Does Not Compute” o “Chernobyl Generation” si introducono a forza in mezzo a tracce quasi perfette come “The Triumph“, al momento il mio brano preferito nei suoi quasi 10 minuti di lunghezza. Palesi nella parte iniziale i richiami al seminale Kaly Yuga Bizarre; notevoli anche alcuni tocchi assolutamente non-convenzionali per lo stile degli Aborym e che appaiono in diverse circostanze, quasi a rimarcare la continua voglia di evolversi propria della band.

Le sorprese non si limitano solo alla musica: andate ad esempio ad ascoltarvi “The Alienation Of A Blackened Heart” e vi sfido a non riconoscere chi è l’ospite d’eccezione… Certo, il risultato non è ineccepibile, e la traccia per conto mio è stata più una chicca che altro. Vi invito dunque a valutare il Cd per la sostanza vera e propria, e a lasciare a questi “contorni” un ruolo di abbellimento, non il motivo di acquisto nè tantomeno di giudizio.

Un 80 vuole indicare che, pur mancando i tocchi geniali ed unici caratterizzanti quello che per me è il loro capolavoro, With No Human Intervention è molto più continuo e presente; non ci sono grosse cadute di tono, e la band riesce ad intrattenere senza ribassi per quasi 1 ora di fila. Cosa certo non facile vista la loro musica, sempre soggetta a ridefinizioni ed evoluzioni, e così ricca di sperimentazione. La continua alternanza di sensazioni non crea confusione, e nessuno dei 14 capitoli è stato inserito a puro titolo di riempimento: un paio d’ascolti bastano per convincersene.

Questo album, ne sono sicuro, ha ancora molto da rivelarmi; quello espresso per ora è quindi un giudizio entusiasta, ma non necessariamente completo. La bellezza di ogni cd degli Aborym è sempre stata infatti quella di farsi scoprire solo col tempo: quindi per il momento preferisco non sbilanciarmi ed evitare grossolani errori di giudizio. Chi li ha amati fino ad oggi di sicuro non ha da temere nè atti di infedeltà nè cadute stilistiche. Chi ancora non li conosce deve prepararsi ad accogliere una delle proposte più stravaganti e difficili oggi sul mercato. Chi li ha sempre odiati non credo troverà motivo di ricredersi. In qualunque caso, Aborym è oggi più che mai un marchio ben preciso e che non lascia dubbi sul proprio significato.
Matteo Bovio

Tracklist
01. Antichristian Codec (intro)
02. With No Human Intervention
03. U.V. Impaled
04. Humechanics-Virus
05. Does Not Compute
06. Faustian Spirit Of The Earth
07. Digital Goat Masque
08. The Triumph
09. Black Hole Spell
10. Me[n]tal Striken Terror Action 2
11. Out Of Shell
12. Chernobyl Generation
13. The Alienation Of A Blackened Heart
14. Automatik Rave’olution Satan

(Traccia video: “With No Human Intervention”)

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