Recensione: Word Of Mouth

Di Davide Nenna - 21 Dicembre 2012 - 0:00
Word Of Mouth
Etichetta:
Genere:
Anno: 1994
Nazione:
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85

Ci sono band destinate a vivere nell’ombra, nonostante un potenziale pazzesco: è certamente il caso dei Vicious Rumors, vere icone del power metal a stelle e strisce. La creatura di Geoff Thorpe, infatti, pur vantando una carriera trentennale all’insegna della qualità (dall’esordio “Soldiers Of The Night” fino a questo “Word Of Mouth”, ultimo di una fantastica cinquina), non è mai riuscita a scrollarsi di dosso lo status di band “per pochi”. Colpa imputabile, almeno in parte, alle caratteristiche più uniche che rare del VR sound, fatto di ritmiche possenti, spesso sconfinanti del thrash, mediate però da melodie e cori dal gusto tipicamente americano. In sostanza, troppo heavy per gli amanti dell’hard rock/AOR ma al contempo troppo soft per i thrashers più oltranzisti.

Nel 1994, archiviata l’esperienza con la Atlantic, l’unica major che ha creduto in loro (salvo poi scaricarli dopo due album), i Nostri firmano per la piccola Rising Sun e tornano alla carica con “Word Of Mouth”, lavoro che segna l’ingresso del bassista Tommy Sisco al posto del membro storico Dave Starr. Altra novità è l’innesto di qualche elemento leggermente sperimentale nel sound, come si evince dall’opener “Against The Grain”: dopo una preoccupante intro country/blues, con tanto di armonica (?!), i VR esplodono in tutta la loro rassicurante potenza; un assalto frontale ma ragionato, complice la straordinaria intesa tra le due asce: più heavy Geoff Thorpe, che bada al sodo, più raffinato Mark McGee, tecnico e dotato di gran gusto. Una delle coppie meglio assortite che il metal abbia mai avuto! Più moderna “All Rights Reserved”, cadenzata e ricca di cori che ne mitigano la solidità ritmica; superlativo il finale in caotico crescendo. “The Voice” è la prima power ballad, molto simile alla loro classica “Children”; eccellente la prova di Carl Albert, singer davvero mostruoso nel coniugare classe, potenza e teatralità. Torna l’armonica in “Thinking Of You”, aperta dai tamburi ossessivi di Larry Howe; una song dal groove inedito per i nostri, quasi sabbathiano, stile che verrà approfondito nei due album successivi. Sorprende l’approccio di Carl, alle prese con note più basse del solito. Dedicata a Criss Oliva, “Thunder And Rain” è una mini suite che dopo una prima parte d’atmosfera si trasforma in un brano veloce ma carico di pathos, dal finale incandescente. “No Fate” sembra concepita per scatenare la bolgia sotto il palco, un mid-tempo granitico dal ritornello spezzacollo; “Sense Of Security” è una speed song indiavolata, cucita addosso alla doppia cassa di Howe, batterista certamente non ipertecnico ma capace di picchiare duro quando serve. Ed eccoci alla seconda ballata, “Dreaming”, strutturata in crescendo (ancora!), a ulteriore conferma di un songwriting eccelso; “Building #6” si rivela invece diretta e incalzante, con qualche effetto vocale che può ricordare i Queensryche più tecnologici di inizio carriera. Chiusura alla grandissima con “Ministry Of Fear”, perla assoluta dell album, in cui un’intro malinconica dal sapore epic/doom lascia spazio all’ennesimo cattivissimo mid-tempo, dominato da un Carl Albert aggressivo come non mai. C’è poi ancora posto per “Music Box”, breve acustico scritto da McGee.

Non siamo di fronte al capolavoro dei Vicious Rumors (palma da assegnare senza indugio al monumentale “Welcome To The Ball”), ma di certo al loro disco più vario, nonchè all’ultima istantanea dello stato di grazia del quintetto. Un anno dopo Carl Albert perderà la vita in un incidente stradale e nulla sarà più come prima: seguiranno alcuni lavori sostanzialmente inutili prima della resurrezione definitiva con “Warball” e “Razorback Killers”.

“Word Of Mouth” è una lezione di stile per le nuove leve del power, che tra eccessi epico/sinfonici e ostinati neoclassicismi sembrano aver smarrito creatività e gusto per l’impatto. Una band eccezionale, sfortunata e sottovalutata, ma capace di ritagliarsi un posto nella storia.

Davide “Dave73” Nenna

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Tracce:
1. Against The Grain 4:21     
2. All Rights Reserved 4:41     
3. The Voice 4:12     
4. Thinking Of You 4:56     
5. Thunder & Rain – Pt. 1 3:14     
6. Thunder & Rain – Pt. 2 3:06     
7. No Fate 4:25     
8. Sense Of Security 4:30     
9. Dreaming 4:14     
10. Building #6 4:22     
11. Ministry Of Fear 4:01    
12. Music Box 1:54

Durata 48 min. ca.

Formazione:
Carl “Ace” Albert – Voce
Geoff Thorpe – Chitarra
Mark McGhee – Chitarra
Tommy Sisco – Basso
Larry Howe – Batteria

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