Recensione: Words Untold & Dreams Unlived
Gradita sorpresa questi Serenity, gruppo proveniente dall’Austria al debutto con il lavoro dal titolo “Words Untold & Dreams Unlived” sotto Napalm Records. Questa label ultimamente ha aumentato le proprie uscite in campo melodic metal, e devo dire che la scelta è risultata vincente se si producono gruppi come questo. Come ogni gruppo prog che si rispetti, la band è composta da cinque elementi: Georg Neuhauser alla voce, Simon Holzknecht al basso, Mario Hirzinger alle tastiere, Thomas Buchberger alla chitarra e Andreas Schipflinger alla batteria.
Il prog melodico che i ragazzi ci propongono è tinto da sfuriate power e da grandi orchestrazioni: come risultato finale si ottiene un sound diretto ma ricercato allo stesso tempo; le canzoni presentano arrangiamenti curatissimi, sfoggi di tecnica (mai fini a se stessi) e melodie vocali semplici ma assolutamente efficaci! La forza del gruppo sta proprio nella voce (molto simile al più famoso singer dei Sonata Arctica) la quale ricrea splendide melodie che rapiscono, fanno scorrere tutte le canzoni in modo assolutamente piacevole, senza per questo annoiare o essere ripetitive. Il tutto è accompagnato da eleganti orchestrazioni, che vengono accennate tanto quanto basta per dare più enfasi ai pezzi, grandi sezioni ritmiche e intrecci di chitarra/tastiera convincenti e mai ingombranti. Le canzoni all’interno del disco non si ripetono, passando da pezzi power oriented a soluzioni più classicamente prog, da muri di roccioso heavy metal a delicati passaggi di pianoforte.
L’apertura del disco è affidata a Canopus 3, pezzo prog e dal grande impatto, come una canzone di apertura deve essere. Reduced To Nothingness è uno dei brani migliori di tutto l’album; dopo un breve assolo di batteria, la canzone accelera per poi arrestarsi subito su un cantato lento accompagnato da un pianoforte. Ed ecco che fa il suo ingresso la chitarra, i ritmi aumentano per sfociare in un ritornello tendente al power e con brevi, ma incisivi, inserimenti di voci gutturali! Si arriva così ad una parte narrata per poi proseguire con un ritmo “tarantella”, in un continuo turbinio di emozioni. Ciò che più mi ha impressionato è la facilità con cui i Serenity riescono ad impreziosire i loro brani con parti molto differenti tra di loro ma senza perdere la linea guida, il filo logico della canzone, risultando così non dispersivi e dannatamente interessanti. Un altro pezzo da prendere in considerazione è sicuramente Engraved Within, che mette in contrapposizione strofe meditative a ritornelli tirati, e pone in risalto le bellissime melodie vocali che corrono sulle note della song senza alcun intoppo. Ottimo anche il break orchestrale (ricordano molte le trombe usate in gruppi come Nightwish o Rhapsody Of Fire) che cresce di intensità fino a sfociare in un assolo di chitarra. Sono state citate solo alcune canzoni (a mio giudizio le più meritevoli) ma tutto l’album rimane su livelli qualitativi d’eccellenza.
È difficile trovare pecche in questo lavoro; bisognerebbe essere molto pignoli ma non lo sono! Questo è un lavoro che mi ha convinto già dal primo ascolto sotto tutti i punti di vista: pathos, energia, melodie, arrangiamenti, carica emotiva, tecnica. Consiglio quest’album non solo agli amanti del prog ma anche a tutti quelli che stanno cercando un album melodico ed elegante ma che non si discosti da certi canoni del metal come l’aggressività delle chitarre. I Serenity sono una band con le idee chiare, dotati di grandi mezzi tecnici e capaci di scrivere canzoni vincenti.
Il 2007 è ancora lungo, ma questo album rientra tra le mie migliori uscite dell’anno. E se si pensa che è un album di debutto…beh, allora è proprio il caso di dire: ben arrivati!
Roberto “Van Helsing” Gallerani
Tracklist
1. Canopus 3
2. Reduced To Nothingness
3. Words Untold (Instrumental)
4. Circle Of My 2nd Life
5. Engraved Within
6. Forever
7. Dreams Unlived (Instrumental)
8. Dead Man Walking
9. From Where The Dark Is Born
10. Thriven
