Recensione: Worshipped by Chaos
Sono passati sei lunghi inverni prima che Blood of Your Soul, figlio piuttosto deboluccio e malato dei Thundra potesse avere un consanguineo: un parto a cui la band di Haugesund ha dedicato due lunghi anni. Senza dubbio il lavoro svolto in sede di songwriting e realizzazione traspare chiaramente da ogni segmento di Worshipped by Chaos, album dove equilibrio e misura sono le parole chiave.
Questo secondo capitolo della storia musicale dei Thundra svela infatti quello che tutti si aspettavano già dal primo disco: un black metal di chiara scuola norvegese con diversi riferimenti al death svedese e una discreta componente di passaggi melodici di classe maturati durante le esperienze di Stein Sund e Harald Helgeson in band importanti come Enslaved e Einherjer. Enslaved, Borknagar, Emperor… sono proprio le eredità degli anni novanta a fornire le basi di Worshipped by Chaos, un disco lontano dalle intransigenze delle band più minimaliste e capace di fondere con grande capacità scream, growl e clean vocals; accelerazioni in blast beat e passaggi epici dai chiari riferimenti viking. Inserti acustici, parti di piano, lead melodici contrapposti a serrati pattern primissima scuola: è nella grande varietà di elementi che i brani di questo lavoro traggono la propria forza per creare un’ora di musica qualitativamente lineare che mai osa oltre i confini dell’estremo classico ma mai risulta obsoleta o scontata.
La Norvegia delle all star-band, degli Ulver iper-avanguardisti e dei Satyricon sempre più lontani dai fasti degli anni ’90 rialza la testa in direzioni classiche con un disco che riesce a incarnare in maniera convincente diversi dei paradigmi più apprezzati della propria scuola.
Tracklist:
1. On Thorns
2. Feelings Lost
3. Hatred Declared
4. Silent Voice
5. At Autumn’s Fall
6. Shattered Senses
7. Symphony of Anguish
8. The Existing Darkness
9. Worshipped by Chaos
Alessandro ‘Zac’ Zaccarini