Recensione: X-Filia EP [EP]
Ennesima conferma di come la scena underground estrema italiana disponga di valide band che meriterebbero di essere prese in considerazione: è il caso degli X-Filia, band veneta dedita a un sano death metal dalle tinte brutal.
Il lavoro preso in esame è un EP di cinque brani, denominato “X-Filia EP”. La musica proposta dal quintetto di Belluno, come citato poc’anzi, è un death metal in gran parte tradizionale, con una forte propensione al brutal e delle occasionali incursioni european-death.
Fin da subito si capisce che questi X-Filia non hanno nessuna voglia di scherzare, né di lasciare spazio al benché minimo calo di tensione; tempi pesanti, sfuriate al limite della velocità, rallentamenti fangosi… siamo di fronte a quel tipo di musica che si colloca in quel settore privilegiato dove l’estremo non è solo ‘rumore’. Non capita spesso, oggi come oggi, di poter apprezzare del buon death metal suonato con criterio e, soprattutto, con una strumentazione che metta in evidenza ogni singolo riff e ogni minimo passaggio. L’atmosfera, cruda e pesante, è impreziosita da più che discrete capacità tecniche ed esecutive, il tutto condito da un’egregia produzione. Ergo, death metal brutale in grado di farsi apprezzare in ogni sua sfumatura!
Per tutta la durata dei brani, l’ascoltatore non potrà certo annoiarsi ad ascoltare un concentrato di violenza saggiamente dosata, dettata dal growl old school di Khorz, encomiabile per la sua capacità nel saper utilizzare un profondo timbro vocale senza, però, blaterare latrati incomprensibili (e ciò non è da tutti). La batteria è una valanga di macigni che rende evidente le doti sopra la media di Luke (cosa molto apprezzata dal sottoscritto, è il sapiente utilizzo di tom e timpani, caratteristica che ogni batterista che voglia definirsi tale dovrebbe avere… ovviamente, il mio, è un umile parere dettato da gusti personali). Inutile fare complimenti per la doppia cassa, utilizzata in maniera impeccabile sia dal punto di vista esecutivo che dinamico. Una nota di merito sicuramente anche al giusto volume dei piatti, presenti ma non preminenti. Che dire, il drummer veneto non le manda certo a dire. Il ruolo delle chitarre non poteva che essere quello di co-protagoniste: i due axemen dimostrano di aver passato ore e ore a consumare i propri polpastrelli sulle corde dei loro strumenti. In grado di passare da riffing pesanti come blocchi di trachite a ritmiche estremamente vorticose, il sound delle chitarre si fa notare grazie ad una distorsione che si sposa perfettamente col genere. Complimenti dunque anche ai due guitar-hero, anche per l’esecuzione dei soli, i quali dimostrano esperienza e conoscenza del mondo estremo e non solo! Mrvitz svolge sicuramente il suo sporco lavoro, offrendo una solida base ritmica sulla quale i compagni possono sbizzarrirsi a creare variegate sonorità; unica pecca, a mio avviso, il volume del basso: farlo spiccare un po’ di più non avrebbe potuto che migliorare l’impatto a livello di sound generale, senza considerare che lo strumento che ha reso noti artisti del calibro di Steve DiGiorgio e David Ellefson è parte integrante della band, e proprio per questo motivo deve essere messo in luce al pari degli altri.
In definitiva, un lavoro, questo degli X-Filia, da ascoltare e riascoltare più volte! Con l’augurio di proseguire, migliorare e sfondare!
Pasquale Carotenuto
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Tracce:
1. The Herald 3:54
2. Mutilate 3:11
3. Inquisition 3:31
4. War For Dominance 3:32
5. Into The Depths 5:44
Durata 19 min.
Formazione:
Khorz – Voce
Morris – Chitarra
Wili – Chitarra
Mrvitz – Basso
Luke – Batteria