Recensione: XYZ

Di Stefano Burini - 3 Novembre 2012 - 0:00
XYZ
Band: XYZ
Etichetta:
Genere:
Anno: 1989
Nazione:
Scopri tutti i dettagli dell'album
82

Oggi gli XYZ, nonostante il generale apprezzamento, vengono tendenzialmente considerati come un gruppo “per aficionados”. Erano americani, potevano vantare un grandissimo cantante, Terry Ilous, e facevano dell’hard rock/class metal di altissimo livello che poco aveva da invidiare ai grandi nomi di allora. Eppure quei due-tre anni di “ritardo” rispetto al boom dell hard ’n’ heavy melodico furono loro fatali e, nonostante una proposta di livello qualitativamente molto elevato (a volte anche più della concorrenza) finirono per accorciare la durata della loro parabola, relegandoli immeritatamente a gruppo di genere.

La band nacque in quel di Los Angeles nel 1984 per mano di Pat Fontaine e del citato Ilous e la line up originale comprendeva altresì Bobby Bieper alla chitarra, Joey Pafumi alla batteria e Jamie Lewis alle tastiere. Con la Atlantic Records avrebbero dovuto dare alle stampe un debut album dal titolo “Rainy Days” ma le cose non andarono per il verso giusto e, dopo vari cambi in formazione, gli XYZ dovettero aspettare addirittura il 1989 perché il loro esordio auto intitolato vedesse la luce. Su “XYZ”, prodotto nientemeno che da Don Dokken sotto l’egida di Enigma Records, si registrò dunque l’entrata in scena di Marc Diglio e di Paul Monroe, rispettivamente chitarra e batteria, in sostituzione dei dimissionari Bieper e Pafumi. Nonostante questi inizi un po’ turbolenti, l’album ricevette ottimi (e meritati) riscontri sia di pubblico che di critica.   

La ricetta era tutto sommato “convenzionale”, nulla che altri all’epoca non avessero già tentato di fare, dai Dokken agli Skid Row, passando per i Ratt e i Tyketto; ciò che ha permesso agli XYZ di sopravvivere nella memoria degli appassionati fino ai giorni nostri erano semplicemente le grandi canzoni che Fontaine e compagnia erano in grado di creare. Che si trattasse dell’hard ‘n’ heavy scatenato di “Maggy” e di “Nice Day To Die”, o di splendide ballate come la dolcissima “Souvenirs”, le qualità dei quattro rocker di Los Angeles emergevano sempre con grande prepotenza. Chitarre affilate come rasoi, suoni cromati e luminosi, grandi melodie ed una voce che si stagliava imperiosa sia nei frangenti più heavy sia in quelli in cui le canzoni lambivano i territori dell’hard blues. Ma il vero asso nella manica era la totale assenza di cali di tono.

“Inside Out” si rivelava veloce e sbarazzina, “Follow The Night” un superbo hard blues metallizzato in cui Ilous forniva una prova da fuoriclasse assoluto e “Come On Love Me” ammiccava con convinzione a Van Halen e Bon Jovi mentre con “Take What You Can” si tornava a randellare duro virando su territori più affini all’Heavy Metal. Ma era la stellare “What Keeps Me Loving You” a meritarsi un capitolo a parte: certo, la parentela stretta con la celeberrima “Is This Love”, grande hit con cui i Whitesnake avevano sbancato solo due anni prima, era evidente e anzi per nulla nascosta, ma la capacità degli XYZ di comprendere e rielaborare quelle trame e quelle sonorità in maniera così efficace si era dimostrata davvero degna di plauso. Così come lo erano, in particolare, la grandissima interpretazione vocale di Ilous e l’altrettanto riuscito assolo di un Diglio più realista del Re, in pieno Sykes-trip.  

Completavano il quadro, e sempre mantenendo alto il livello, la rovente “Take What You Can”, da manuale dell’hard ‘n’ heavy, la cadenzata ed esaltante “Tied Up”, con il suo guitar work fiammeggiante e le atmosfere ottantiane, e la conclusiva “After The Rain”, una leggiadra ballad acustica che lasciava ad un ispiratissimo Terry Ilous il ruolo di protagonista assoluto. Di certo non hanno fatto la storia del rock, nonostante i pur buoni dati di vendita (oltre un milione e mezzo di copie vendute in tutto il mondo, si legge sul web), eppure gli XYZ vengono sempre ricordati con grande piacere dai fan: un motivo c’è e di sicuro lo scoprirete ascoltando le dieci canzoni presenti su questo album.

Stefano Burini  

Discutine sul forum nel topic relativo!

 

Line Up  

Terry Ilous: voce

Marc Richard Diglio: chitarra

Patrick Fontaine: basso

Paul Monroe: batteria  

 

Tracklist  

01. “Maggy” – 4:40

02. “Inside Out” – 4:10

03. “What Keeps Me Loving You” – 4:42

04. “Take What You Can” – 4:28

05. “Follow the Night” – 3:25

06. “Come On n’ Love Me” – 3:49

07. “Souvenirs” – 3:56

08. “Tied Up” – 4:14

09. “Nice Day to Die” – 5:06

10. “After the Rain” – 2:50

Ultimi album di XYZ

XYZ XYZ
XYZ
Band: XYZ
Genere:
Anno: 1989
82