Underground
Per fare le cose bene ci vuole il suo tempo … anche trent’anni se necessario! […]
... un crudo raw black metal, dal sound particolarmente spigoloso ed essenziale, ma oscuro e primordiale ...
‘Leader of the Pack’ ha un “profumo” pazzescamente underground … da jukebox dei peggiori bar di Caracas.
L’atmosfera che esce dai solchi di ‘As Above, So Below’ è rovente, spessa tanto da essere impenetrabile e soprattutto inquietante.
“Aegean Legacy”, secondo lavoro dei piemontesi Noirad – dietro cui si cela il progetto solista […]
Seguendo il manuale del buon metallaro il tiro viaggia spedito, con alcune punte di Speed che ci stanno proprio bene ...
... il loro è un Metalcore/Progressive, per cui un qualcosa di tremendamente aggressivo, pesante, tecnico e sperimentale, soprattutto contemporaneo ...
Si percepisce la passione, il voler fare bene quello in cui si crede e la voglia di dire qualcosa d’importante ma anche un eccessivo attaccamento ai propri mentori ...
Thrash allo stato puro, come già detto senza compromessi, ruvido e selvatico, prodotto sì con delle stratificazioni ma senza esagerazioni, mantenendo quell’aspetto “da palco” che dichiara che l’intento della band è quello di farsi conoscere semplicemente per quello che è.
In Ongonga l’ascoltatore viene trascinato nel mondo della musica per mezzo della letteratura, in quanto dal primo all’ultimo brano si assiste a un climax che fa apprezzare l’intero album ...
... gli Hazzerd sono sempre meticolosi nel macinare riff su riff e nell’incastonare melodie d’assalto con refrain orecchiabili e cori sovversivi ...
È tutto un gioco d’incastri: la potenza dei riff grevi e ombrosi s’interseca con melodie lineari, ritmi muscolari e pulsanti si alternano ad atmosfere ipnotiche e angoscianti ...